Forte della presa di posizione della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e dell’indiretta critica al governo con il declassamento di Standard & Poor’s, il segretario del Pd Pierluigi Bersani torna oggi nuovamente a chiedere le dimissioni del premier Berlusconi. “Non c’è più tempo – ha dichiarato Bersani -, Berlusconi deve togliersi di mezzo, tutte le edulcorazioni e rinvii di settimane dell’Aspirina che non arriva mai sono promesse senza fondamento che ogni volta ci fanno andare giù un passo in più verso le sabbie mobili. La crisi finanziaria si sta avvitando – prosegue il leader del Pd -, bisogna accorciare i tempi, non abbiamo più tempo per uscire dalla palude, dalle sabbie mobili, dal fango e rimettere in cammino il paese.
“Nella maggioranza si batta un colpo”
Bersani fa poi un appello: “se dentro la maggioranza c’è qualcuno di responsabile e di buona volontà batta un colpo perché dire ‘si va avanti così’ significa pugnalare questo paese”. Il segretario del Pd fa anche una proposta per un governo di transizione: “Noi ci dichiariamo disponibili a dare una mano per una fase di discontinuità e transizione per affrontare i problemi dell’emergenza e consentire alle forze politiche di presentare i propri progetti per la ricostruzione del paese. Chi sottovaluta questo momento ha responsabilità gravissime di cui deve rendersi conto”.
“Anche le forze sociali chidono di lasciare”
Riguardo il rating sul debito dell’Italia al ribasso, il leader Pd ha commentato: “Non è solo una questione di declassamento – sostiene – ma è una situazione reale, siamo davanti a difficoltà enormi del sistema produttivo: migliaia di piccole imprese sono al limite, gli ammortizzatori sono in scadenza, non ci sono prospettive di lavoro e gli enti locali sono davanti ad una conclamata difficoltà a garantire i servizi fondamentali e il governo non è in condizione di affrontare questi problemi”.
Bersani mostra poi soddisfazione per la posizione della Marcegaglia: “Da mesi chiediamo al governo di lasciare e vedo che oggi questo invito viene accolto più ampiamente da rappresentanti delle forze sociali e anche l’opinione dei commentatori non solo internazionali ne sottolineano l’esigenza”.
“Il voto su Milanese può accelerare la crisi”
A chi gli chiede un parere sul voto segreto di giovedì alla Camera sull’arresto di Marco Milanese, Bersani è fiducioso: “È un voto che può accelerare la crisi di governo ma ci sono già milioni di ragioni per mandare a casa questo esecutivo”.
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