La galera non è eguale per tutti. Papa sì, Milanese no
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La galera non è eguale per tutti. Papa sì, Milanese no

La Lega Nord salva l'ex braccio destro di Tremonti per tutelare il superministro. L'Italia affonda nel discredito.

Marco Milanese
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14 Settembre 2011 - 10.30


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Salviamo Marco Milanese! La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha detto no all’arresto di Marco Milanese, (deputato del Pdl, già braccio destro di Tremonti). Milanese è indagato dalla Procura di Napoli nell’inchiesta sulla P4. Su di lui pendono accuse gravissime, a cominciare dalla corruzione. Il voto si è tenuto stamattina alle 9,15 e, come previsto, i deputati hanno votato per il no. La parola passa adesso a Montecitorio. L’Aula della Camera si esprimerà sulla richiesta di arresto nei suoi confronti del deputato giovedì 22 settembre alle 12. Il dibattito partirà dalle 10,30. Lo ha deciso, ieri, la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Decide la Lega Nord. Dopo molte piroette, la Lega Nord ha deciso di votare No all’arresto di Marco Milanese. Lo ha annunciato il componente leghista della Giunta, Luca Paolini. Ma i leghisti si riservano di lasciare “libertà di coscienza” ai loro parlamentari quando la richiesta arriverà nell’aula di Montecitorio.Una doppia posizione, insomma, che sottolinea il disagio del partito di Bossi (molto legato a Tremonti) sull’argomento. “A me non piace fare arrestare la gente”: ha detto ieri il leader della Lega Umberto Bossi ai cronisti , dopo che le opposizioni hanno accusato i lumbard di avere abbandonato la battaglia per la legalità.

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Ma l’Italia agli occhi del mondo affonda. “L’agonia e il bunga a bunga” è il titolo sul “New York Times” di oggi. Un pezzo durissimo contro il premier italiano scritto da Franck Bruni, ex corrispondente da Roma. Parla di “baccanali di Berlusconi”, di uno spettacolo da “petit guignol” che va in scena mentre l’Italia in crisi minaccia la stabilità finanziaria di tutta Europa. Il Parlamento approverà la tanto discussa manovra finanziaria, ma sarà sufficiente? In questo momento drammatico – secondo il columnist del quotidiano americano – ci si domanda come il “lussurioso imperatore” del Paese vorrà festeggiare i suoi 75 anni.

Tollerate troppe buffonerie. “Il cammino dell’Italia dalla gloria al ridicolo spianato dalle distrazioni legali e carnali del premier, non dà benefici a nessuno”, commenta lapidario Il NYT. Aver tollerato troppe buffonerie ha provocato troppi danni”. Ricordano il processo che il presidente del Consiglio dovrà affrontare perché accusato di aver fatto sesso con una minorenne, i bunga a bunga in cui riunisce veri e propri harem di donne, spesso travestite da infermiere. “Noi americani abbiamo trovato anche divertente tutto questo, perché è terrificante, ma anche rassicurante”. “Però – ammonisce – non dovremmo restare a bocca aperta e ridere. Perché ora l’Italia minaccia la stabilità finanziaria di tutta l’Europa”.

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