Mi trovo a Kyiv in questo momento per onorare la resistenza ukraina, quale giorno migliore per osservare da vicino questi luoghi martoriati da una guerra che non ha intenzione di spegnersi.
Il mio ricordo, però, va oltre: “Una brigata garibaldina che combatté nel bellunese, la testimonianza di un ragazzo salito tra le montagne con l’umiltà di chi va a imparare un mestiere e cerca di farlo bene, anche se ogni cosa è diversa da come se l’aspettava: le corvée, i racconti delle staffette, i sogni delle prime imboscate…
Ma senza retorica: ci viene consegnato il senso morale di un’esperienza concreta.
Grazie Zio Emilio Sarzi Amade
..che appartenga solo al suo reale senso storico e che non venga mescolato ad altro, alcuni non ne hanno ancora compreso il senso esclusivo, dolore e sofferenza, non comparabile ad altro. (Insieme ai suoi compagni Occhetto, Tabagi, Trombadori) e nessun’altro, solo partigiani.
Oggi, per me, il resto, è lo sposalizio di un deserto incolto ed inutile