Un poliziotto della Questura di Milano è stato identificato dopo essere stato fotografato durante la manifestazione pro Palestina di sabato scorso, 13 aprile, mentre indossava un giubbotto nero con la scritta “Narodowa Duma” — “Orgoglio Nazionale” in lingua polacca — e l’immagine di un’aquila stilizzata. Si tratta di simboli riconducibili all’estrema destra polacca e, in particolare, a gruppi nazionalisti con connotazioni ultraconservatrici, filo-naziste e xenofobe.
La fotografia dell’agente, in assetto da ordine pubblico, ha fatto rapidamente il giro dei social scatenando polemiche e indignazione, sia tra i manifestanti sia tra numerosi esponenti politici.
La Questura ha confermato l’identificazione del poliziotto, che lavora in un commissariato di zona, e ha reso noto di aver avviato accertamenti interni per valutare eventuali responsabilità disciplinari. L’uomo, secondo quanto riferito da la Repubblica e Fanpage, si è giustificato affermando di aver acquistato il giubbotto durante un viaggio in Polonia, dichiarando di non conoscere il significato dei simboli né il loro legame con movimenti dell’estrema destra.
Il caso è stato sollevato anche in ambito parlamentare. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha definito l’episodio “inaccettabile” e ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Come è possibile che un agente in servizio in un contesto così delicato indossi simboli riconducibili a ideologie di estrema destra?”, ha dichiarato Bonelli, riportato da Il Fatto Quotidiano.
L’accaduto si inserisce in un contesto già teso: durante il corteo — che ha visto la partecipazione di diverse migliaia di persone — non sono mancati momenti di frizione tra manifestanti e forze dell’ordine, con cariche e contestazioni documentate da diverse testate.
Il Viminale, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Intanto, la vicenda alimenta le polemiche sul ruolo delle forze dell’ordine in piazza e sulla tolleranza verso simboli e ideologie incompatibili con i valori costituzionali.
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