L’antifascismo è stato accostato alla mafia all’interno delle aule scolastiche attraverso striscioni esposti dai giovani esponenti di Blocco Studentesco, associazione giovanile legata a Casapound. I cartelloni con la scritta “Antifascismo = mafia” sono comparsi mercoledì in diversi istituti scolastici, da Bolzano ad Avellino. I ragazzi che li tenevano in mano si sono fatti fotografare, diffondendo poi le immagini sui social.
Ferma la condanna della dirigente del convitto nazionale “Domenico Cotugno” dell’Aquila, una delle scuole coinvolte. L’istituto, ha sottolineato, “è da sempre un luogo istituzionale in cui l’educazione alla legalità, il rispetto della Costituzione, i valori della cittadinanza attiva e della democrazia, l’uso consapevole dei social e il rispetto delle norme sono i pilastri su cui si fonda l’apprendimento e ogni attività educativa”. La dirigente ha inoltre diffidato “tutti coloro che hanno utilizzato o utilizzeranno l’Istituzione scolastica per attività non autorizzate”, dichiarandosi pronta a difendere l’immagine della scuola, “per attività che disonorano, mortificano e danneggiano una scuola pubblica, plurale e accogliente, che ha sempre garantito l’espressione libera e civile delle opinioni, nel rispetto delle norme”.
Episodi simili sono stati segnalati anche ad Ascoli, in varie scuole di Avellino e a Bolzano, dove la sede locale dell’Anpi ha espresso una ferma condanna, chiedendo una risposta “adeguata senza sottovalutazione, senza ambiguità o complicità, da parte delle istituzioni”.