Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, è stato condannato a otto mesi di reclusione per rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito del caso legato all’anarchico Alfredo Cospito. Il Tribunale di Roma ha inoltre disposto per lui un anno di interdizione dai pubblici uffici. La procura aveva invece richiesto l’archiviazione del procedimento, ritenendo possibile la violazione ma senza prove sufficienti a dimostrare l’elemento soggettivo del reato. “Spero ci sia un giudice a Berlino, ma non mi dimetto”, ha commentato l’esponente di Fratelli d’Italia.
Nordio: disorientato e addolorato, confermo la mia fiducia a Delmastro
“Sono disorientato e addolorato per una condanna che colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci. Confido in una radicale riforma della sentenza in sede di impugnazione e rinnovo all’amico Andrea Delmastro la più totale e incondizionata fiducia. Continueremo a lavorare insieme per le indispensabili ed urgenti riforme della Giustizia”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha commentato la condanna in primo grado del sottosegretario Delmastro.
FdI: sentenza politica contro Delmastro, punito chi tocca il Pd
“Oggi contro il sottosegretario Delmastro arriva una sentenza esclusivamente politica, all’esito di un processo esclusivamente politico che ha imbarazzato addirittura l’accusa che più volte si era espressa per la liceità del comportamento del sottosegretario, la cui unica responsabilità è stata quella di aver fatto sapere agli italiani che esponenti del Pd erano andati a incontrare mafiosi in carcere. Chi tocca il Pd, per certi magistrati, va punito. Ed invece noi insistiamo: perché i deputati del Pd sono andati a trovare i mafiosi? Cosa dovevano dire loro? Perché a queste domande non hanno mai risposto? Siamo vicini al collega Andrea Delmastro e convinti, che superate queste incrostazioni di partito, verrà riconosciuto innocente non solo dalla pubblica accusa ma anche da chi dovrebbe giudicare in forma terza e imparziale”. Lo dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.