A Biella le luci di Natale con scritto "Merry X Mas" davanti alla villa che fu sede di torture naziste: polemica
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A Biella le luci di Natale con scritto "Merry X Mas" davanti alla villa che fu sede di torture naziste: polemica

Al centro della polemica politica ci sono le luci con la scritta "Merry X Mas": un augurio di buon Natale in stile americano che, però evoca la "Decima Mas"

A Biella le luci di Natale con scritto "Merry X Mas" davanti alla villa che fu sede di torture naziste: polemica
Biella X Mas
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8 Dicembre 2024 - 12.37


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Le luminarie natalizie hanno acceso un vivace dibattito a Biella. Al centro della polemica politica ci sono le luci con la scritta “Merry X Mas”: un augurio di buon Natale in stile americano che, però evoca la “Decima Mas” del comandante Junio Valerio Borghese, noto come il “principe nero”. Borghese, nel 1943, si schierò con la Repubblica Sociale Italiana al fianco dei nazisti, rendendo tristemente celebre la Decima Mas per le azioni contro i partigiani.

A suscitare ulteriore indignazione è stata la scelta di posizionare la scritta proprio davanti a Villa Schneider, oggi sede dell’Anpi, che durante la guerra fu un luogo di tortura delle SS naziste.

Il sindaco e “l’italianissimo Buon Natale”

“E pensare che io avrei preferito un italianissimo Buon Natale”, ha commentato il sindaco di centrodestra di Biella, Marzio Olivero. In un primo momento, anzi, il sindaco aveva anche deciso di togliere la scritta, e le lettere X e M erano state coperte con dei teli neri.

All’inizio ci aveva anche ripensato…

“Ero stato contattato da due autorevoli esponenti della sinistra biellese, che mi hanno segnalato, con garbo e tono conciliante, quale inconveniente a loro avviso vi fosse in quelle decorazioni natalizie”, aveva spiegato il primo cittadino. Ma ora ci ha ripensato, dopo gli attacchi di Avs e Pd. “Analoga sensibilità – spiega Olivero – non vi è evidentemente stata da parte di altri esponenti meno autorevoli della sinistra biellese, che non hanno saputo sottrarsi al desiderio di impartire lezioni al prossimo, animati, come avviene in alcuni salotti, da vanità e presunzione”.

L’accusa di arroganza

La scritta, dunque, rimane dove è stata messa in origine, perché per Olivero “non è più tollerabile dover assistere a esercizi di arroganza, protervia e superbia da parte di chi non perde occasione di accusare gli altri dei propri difetti”.

La gaffe e la memoria

“Nessuno gli ha imputato di avere voluto richiamare la X Mas, ma unicamente di avere fatto una gaffe, mettendo quella luminaria davanti a Villa Schneider – ha replicato il consigliere comunale Pd Andrea Basso -. Avesse mantenuto il corretto proposito di spostarla gliene sarei stato grato. Debbo invece rilevare che la cifra stilistica del sindaco è il totale menefreghismo per le sensibilità altrui. E non per la mia sensibilità a determinate tematiche, che conta poco o nulla, ma di quei cittadini che non hanno perso la memoria di ciò che è stato e non considerano quella memoria un ingombrante fastidio”.

Il valore simbolico delle decisioni pubbliche

“La scelta di mantenere la scritta di fronte a Villa Schneider – ha affermato Michele Magliola dell’Alleanza Verdi Sinistra – evidenzia un atteggiamento poco attento al valore simbolico delle decisioni pubbliche. Anziché cogliere l’opportunità di un dialogo costruttivo con tutte le parti, il sindaco ha preferito rispondere con un’inspiegabile ostinazione, motivata da una presunta arroganza della minoranza – ha continuato Magliola -. Fa anche sorridere che una destra così orgogliosa del Made in Italy scelga di utilizzare un’espressione inglese come ‘Mas’ per celebrare il Natale”.

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