Quattro arresti per l’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica: tra loro un colonnello dei carabinieri

Sono stati arrestati quattro uomini in relazione all'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, avvenuto il 5 settembre 2010. Tra gli arrestati figura. l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, Il sindaco aveva scoperto un traffico di droga

Quattro arresti per l’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica: tra loro un colonnello dei carabinieri
Il sindaco di Pollica Angelo Vassallo
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7 Novembre 2024 - 12.50


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Sono stati arrestati quattro uomini in relazione all’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, avvenuto il 5 settembre 2010. Tra gli arrestati figurano l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, figlio di un boss del clan Loreto-Ridosso di Scafati, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi.

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Un omicidio legato alla scoperta di un traffico di droga

L’operazione è stata condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri di Roma, che ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Secondo gli inquirenti, il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta di un traffico di droga da parte del sindaco Vassallo, traffico riconducibile a organizzazioni camorristiche, con presunti coinvolgimenti anche all’interno dell’Arma dei Carabinieri.

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Il ruolo di Cagnazzo nelle indagini

Il colonnello Fabio Cagnazzo, ex comandante della compagnia di Castello di Cisterna, è stato a lungo impegnato in indagini sui principali clan di camorra attivi a Napoli e provincia. Successivamente è diventato comandante provinciale a Frosinone. Da un anno e mezzo risultava tra gli indagati per l’omicidio di Vassallo, e ora è accusato anche di aver orchestrato tentativi di depistaggio delle indagini già prima dell’uccisione del sindaco.

Le rivelazioni di Vassallo prima della morte

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Prima di morire, Vassallo avrebbe confidato quanto scoperto in merito al traffico di droga all’allora procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma sarebbe stato assassinato prima di poter formalizzare una denuncia nei confronti di un carabiniere di stretta fiducia del magistrato stesso.

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