L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è finito sotto indagine dalla Procura di Roma per il caso Boccia, come riportato dal Corriere della Sera. Le accuse formulate dai magistrati riguardano peculato e divulgazione di segreti d’ufficio.
Secondo il quotidiano, il fascicolo sarà presto trasferito al tribunale dei ministri, vista la recente carica ricoperta da Sangiuliano. Anche la Corte dei Conti sta esaminando il caso.
I fatti che i pm sono chiamati ad approfondire ruotano intorno agli stessi per i quali l’ex titolare del Mic ha presentato le dimissioni irrevocabili, ossia al rapporto con la 41enne Maria Rosaria Boccia, coinvolta in attività istituzionali anche senza un preciso incarico. Il reato di peculato riguarda i presunti viaggi che l’imprenditrice ha detto di aver fatto insieme con l’ex ministro, anche di lungo raggio e per eventi non legati al ruolo di Sangiuliano.
Lo stesso ex ministro ha ribadito più volte che nessun euro pubblico è stato speso in favore di Boccia. Discorso simile per il reato di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio, un’accusa che nasce sempre dalle parole della consulente che ha piu’ volte affermato di essere stata coinvolta in riunioni organizzative in vista del G7.