Rivolta nella seconda sezione del carcere di Bari dove sono reclusi circa 80 detenuti per reati comuni alcuni dei quali affetti da patologie anche di natura psichiatrica. È quanto fanno sapere, in due distinti comunicati, i sindacati della polizia penitenziaria Osapp e Spp.
“Gravissimi disordini presso la Casa Circondariale di Bari“. E’ quanto denuncia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Alcuni detenuti avrebbero sequestrato un infermiere e aggredito violentemente l’agente in servizio, che cercava di impedirlo. “A Bari – sottolinea De Fazio – a fronte di 252 posti disponibili, sono presenti ben 390 detenuti, gestiti da 220 poliziotti penitenziari quando ne servirebbero almeno 449”.
“Sarebbero stati richiamati gli agenti di riposo e altri sarebbero stati inviati da diverse carceri della regione”, aggiunge il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
Secondo De Fazio, “la situazione nelle prigioni, come avevamo previsto e denunciato, è sempre più esplosiva e non bastano certo i ‘vaderetrum’ (vademecum che illuminano come le lampadine di Natale) del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad arginarla. Anzi, sono proprio le direttive incoerenti e talvolta inattuabili a ingenerare ulteriore confusione fra gli operatori, che continuano a essere abbandonati a se stessi, nonostante la propaganda di governo”.
“Serve subito deflazionare la densità detentiva (la Puglia è la Regione che ha il maggior sovraffollamento), dare respiro al Corpo di polizia penitenziaria, mancante di oltre 18mila unità, con tangibili assunzioni straordinarie, garantire l’assistenza sanitaria e riorganizzare complessivamente il sistema ormai alla deriva. Settembre potrebbe essere troppo tardi”, conclude De Fazio.