Corruzione: il processo a Giovanni Toti inizierà il 5 novembre
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Corruzione: il processo a Giovanni Toti inizierà il 5 novembre

Giovanni Toti è stato rinviato a giudizio. La giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni, ha accolto la richiesta di giudizio immediato della procura per l'ex presidente della Regione Liguria

Corruzione: il processo a Giovanni Toti inizierà il 5 novembre
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5 Agosto 2024 - 20.45


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Giovanni Toti è stato rinviato a giudizio. La giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni, ha accolto la richiesta di giudizio immediato della procura per l’ex presidente della Regione Liguria, l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Spinelli è stato rilasciato dopo 90 giorni agli arresti domiciliari, ma è stato sottoposto a una misura interdittiva di un anno.

Il processo è fissato per il 5 novembre, una data che si colloca tra le elezioni regionali, previste inizialmente per il 27 e 28 ottobre, in attesa del via libera del Governo, che potrebbe decidere per un election day il 17 e 18 novembre in concomitanza con le elezioni in Emilia Romagna e Umbria.

Toti è accusato di corruzione e finanziamento illecito, mentre Signorini e Spinelli devono rispondere di corruzione. Il collegio giudicante, composto dai giudici Roberto Cascini, Riccardo Crucioli e Valentina Vinelli, è stato designato automaticamente tramite un sistema informatico. Secondo la giudice, “la prova di responsabilità degli indagati appare evidente”, basandosi sulle informative della guardia di finanza, coordinata dai pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, sulle intercettazioni e sulle testimonianze di 35 persone, tra cui Simonetta Cenci, architetto ed ex assessore comunale all’Urbanistica. Le difese avranno tempo fino al 15 settembre per optare per un rito alternativo o il rito ordinario. Gli avvocati di Toti e Spinelli hanno già dichiarato di voler procedere con il rito ordinario, mentre i legali di Signorini stanno ancora valutando le opzioni.

Le accuse riguardano una serie di episodi, tra cui la pratica per trasformare la spiaggia di Punta dell’Olmo da pubblica a privata, le pubblicità elettorali pagate da Esselunga in cambio della velocizzazione delle pratiche per l’apertura di nuovi supermercati, e le pressioni per il rinnovo della concessione del Terminale Rinfuse per 30 anni. Si parla anche di favori in cambio di pagamenti al Comitato di Giovanni Toti e di soggiorni e regali di lusso per Signorini. Toti ha sempre sostenuto che si trattava di “pratiche per l’interesse pubblico” con pagamenti “tutti tracciati”.

Nel frattempo, Aldo Spinelli è tornato libero dopo tre mesi agli arresti domiciliari. Ha commentato la notizia affermando che gli avvocati chiariranno tutte le accuse. Tuttavia, il giudice ha disposto per lui un’interdizione di 12 mesi, ritenendo possibile il rischio che possa continuare a gestire gli interessi imprenditoriali attraverso meccanismi corruttivi. Spinelli ha ceduto l’usufrutto delle sue quote di maggioranza al figlio Roberto, anch’egli indagato e sottoposto a interdizione, mentre la guida della holding Spininvest è stata assunta da David Ermini, ex numero due del CSM, che ha rinunciato alla direzione del PD per questo incarico.

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