La tragedia che coinvolto le tre famiglie dei ragazzi travolti dalla piena del Natisone, in Friuli, poteva essere evitata. E’ questo il messaggio della madre di Patrizia Cormos, una delle due giovani di cui è stato ritrovato il corpo senza vita.
«Volevamo far conoscere a tutto il mondo nostra figlia perché era veramente bravissima. Siamo stati orgogliosi di lei, era la nostra gioia. Andava a lavorare, a studiare, a divertirsi, sapeva dire `Mamma ti amo´. Ogni giorno mi scriveva messaggi su whatsapp `Mamma ti amo, ti voglio bene´. Era sempre con noi».
«Secondo me si sarebbe potuta salvare, anche da sola. L’ho portata anche ad imparare a nuotare, perché le ho detto `se ti trovi al mare o in una piscina, devi riuscire a venire a galla´. Ha aspettato la sua amica perché non sapeva nuotare. I Carabinieri mi hanno detto che mia figlia ha chiamato il 112. Quello che mi sto chiedendo è in che mondo viviamo. Tutti a fare foto e video e nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane. Siamo presi per i video, per i like e avere tutto ma non – ha concluso – per salvare tre ragazzi giovanissimi».