Uccide la madre e la nasconde nell'armadio per una settimana
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Uccide la madre e la nasconde nell'armadio per una settimana

A Roma, un uomo di 59 anni ha ucciso sua madre, avvolgendo poi il suo corpo in un sacco e occultandolo nell'armadio.

Uccide la madre e la nasconde nell'armadio per una settimana
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30 Settembre 2023 - 22.42


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A Roma, un uomo di 59 anni ha ucciso sua madre, avvolgendo poi il suo corpo in un sacco e occultandolo nell’armadio.

Dopo un lasso di tempo considerevole, stimato intorno a una settimana secondo il medico legale, l’uomo ha chiamato il numero di emergenza 112 confessando il crimine. La vittima, una donna di 88 anni, è stata uccisa con tre coltellate alla schiena. L’aggressore è stato immediatamente arrestato e portatop presso il carcere di Regina Coeli.

Il delitto è avvenuto in un appartamento situato in via Pietro Gasparri, nel quartiere Primavalle. I carabinieri, guidati dalle informazioni fornite dall’aggressore, sono entrati nell’abitazione e hanno rinvenuto il cadavere della donna. Il medico legale, giunto sul luogo, ha stabilito che l’omicidio era avvenuto almeno una settimana prima, basandosi su un esame esterno del corpo. Alcuni vicini di casa sembrano non essersi accorti di nulla, il che spiegherebbe l’assenza di chiamate di soccorso.

La dinamica dell’omicidio è stata violenta: l’uomo ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito la madre tre volte alla schiena, mentre questa si trovava a preparare il caffè, come faceva abitualmente. In seguito, ha aspettato la morte della donna prima di avvolgerla in un sacco e nasconderla nell’armadio.

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L’individuo è rimasto in casa con il cadavere per diversi giorni, poiché era disoccupato e condivideva l’abitazione con sua madre, che era in pensione. Il movente sembrerebbe legato a debiti accumulati con il condominio, ammontanti a circa 3.000 euro, che l’omicida temeva che sua madre potesse scoprire, rendendolo impossibile da nascondere. Non è emerso alcun segno di problemi mentali nell’uomo, che, dai racconti iniziali, non aveva mai dato segni di fragilità. Attualmente, l’aggressore è in stato di fermo e si trova detenuto nel carcere di Regina Coeli.

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