Patrizia Marini, la direttrice dell’Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni” nella periferia di Roma, esprime indignazione in seguito a un crudele episodio avvenuto nella scuola. Nella notte scorsa è stato compiuto un raid che ha causato la morte di due animali nell’istituto oltre a danneggiamenti e mura imbrattate di sangue. Se si sia trattato di una crudele bravata o di un segnale criminale ancora non si sa.
“Questa mattina abbiamo fatto una scoperta terrificante. C’erano macchie di sangue ovunque. Una delle mucche è stata trovata già macellata sul posto, con solo le interiora rimaste. L’altra, invece, ha una freccia di acciaio conficcata nel polmone ed è in condizioni gravissime. Purtroppo, sarà necessario abbatterla”, dichiara Marini con voce commossa e indignata.
L’istituto agrario si trova in prossimità di Tor Bella Monaca, una zona che già presenta problemi di sicurezza. La scuola è attiva nel promuovere valori di legalità e formazione dei giovani studenti nel campo agricolo. La direttrice è fortemente preoccupata e sconvolta dalla situazione, definendola insostenibile.
Marini ha informato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, della terribile situazione. Il ministro ha prontamente risposto, assicurando che verranno adottate misure per garantire la sicurezza nella scuola. Una delle prime necessità è l’installazione di un sistema di videosorveglianza, poiché al momento la scuola ne è sprovvista.
L’episodio si è verificato nella notte precedente, e la dirigente ha raccontato che i malviventi sono entrati attraverso un cancello confinante con il terreno della scuola. Hanno quindi inseguito le mucche, che vivono semi-brado e vengono allevate seguendo metodi biologici. Una delle mucche è stata uccisa e macellata sul posto in modo crudele, mentre un’altra è stata ritrovata viva ma gravemente ferita da una freccia conficcata nel corpo.
Questi animali non sono solo parte integrante del programma educativo della scuola, ma anche degli esseri di notevole valore. La mucca macellata era di razza Marchigiana, mentre l’altra era una Limousine, entrambe di grande pregio e valore economico.
La direttrice ritiene che il movente di questi raid sia finanziario, poiché la carne degli animali uccisi è molto preziosa, essendo biologica. Non è la prima volta che la scuola subisce atti vandalici contro gli animali; precedentemente, erano stati uccisi tre o quattro maiali di razza Monti Sibillini, causando danni stimati intorno ai 10.000 euro.
Nonostante le difficoltà, l’istituto agrario si impegna a continuare la sua missione educativa e formativa. La situazione è critica, e ora l’istituto è rimasto con una sola mucca. La direttrice Marini fa appello a chiunque voglia sostenere questa importante azione educativa e chiede sponsorizzazioni per ricostruire l’allevamento di maiali e mucche, nell’interesse degli studenti e della comunità.
La scuola ha bisogno di riprendere la sua missione di formazione e sensibilizzazione dei giovani studenti, dimostrando che non si piegherà davanti a tali atti barbari e continuerà a essere un faro di cultura e legalità nella comunità.
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