Così a Forlì le donazioni dei cittadini agli alluvionati finiscono alle banche

Il Comune di Forlì ha raccolto dai cittadini un milione e centomila euro di donazioni pro-alluvionati e sapete cosa fa: li dona alle banche.

Così a  Forlì le donazioni dei cittadini agli alluvionati finiscono alle banche
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Claudio Visani Modifica articolo

29 Luglio 2023 - 09.54


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Che il governo stia giocando sporco sull’alluvione in Romagna è ormai chiaro a tutti. Prima il ministro Musumeci che dice “non siamo un bancomat”. Poi il sottosegretario Bignami – quello che si divertiva a vestirsi da nazista – che alludendo alla “regione rossa” chiede “ma voi vi fidereste di Schlein e compagni?”.

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Poi i 30 milioncini appena per la prima emergenza, le amministrazioni locali lasciate sole a fronteggiare la catastrofe, l’ostracismo contro Bonaccini commissario, i due mesi per nominare il generalissimo, la manfrina sul decreto ricostruzione finanziato per la metà dei danni stimati, i ristori che nessuno ha ancora visto, etc etc.

Ma la decisione presa dal sindaco e dalla giunta di destra di Forlì le batte tutte. Il Comune ha raccolto dai cittadini un milione e centomila euro di donazioni pro-alluvionati e sapete cosa fa: li dona alle banche. Sì, avete capito bene, i soldi di chi aveva donato per gli alluvionati andranno alle banche.

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Con la scusa che siccome non sono molti agli alluvionati arriverebbe poca cosa.

Le banche invece con quei soldi dovrebbero favorire il credito e gli alluvionati ottenere finanziamenti agevolati. Non ristori, mutui. Oltre al danno la beffa. Per gli alluvionati e per chi ha aperto il portafogli con l’intento di dar loro una mano e si ritrova a finanziare le banche. È la destra signori!

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