Finalmente libero, anche se prudente nel parlare: “Il giorno peggiore nella lunga odissea di Patrick Zaki? Sono stati due, rivela lui stesso: il giorno del suo arresto e quello del verdetto di condanna, perché in quei momenti, dice stasera a Bologna, ha capito quanto dura sarebbe stata la prova attraverso la quale sarebbe dovuto passare.
E ora guardando avanti? Non c’è un programma preciso, starà a Bologna e poi visiterà delle città, le tante che sono state «dalla mia parte». Ed è pronto a visitarle tutte, assicura: tante sono state quelle che gli hanno conferito la cittadinanza onoraria.
La foto di Amnesty
Amnesty Italia ha pubblicato in un tweet un selfie di gruppo scattata a Bologna in cui compaiono Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e Patrick Zaki. «Un abbraccio che aspettavamo da tre anni!», scrive Amnesty. In precedenza, prima di riabbracciare Zaki, Noury aveva affermato: «È una giornata in cui si è posto fine a una persecuzione giudiziaria che ha colpito Patrick per quasi tre anni e mezzo».
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