Laura Santi, una 48enne di Perugia affetta da sclerosi multipla, ha annunciato oggi di avere sporto denuncia nei confronti dell’Ausl Umbria 1 per «omissione di atti d’ufficio» ovvero per avere mancato omesso «in tutti questi mesi di fornire una risposta completa che consentisse di concludere la procedura prevista dalla sentenza n. 242/2019 per accedere all’ aiuto al suicidio assistito».
La decisione è stata annunciata in una conferenza stampa assieme al suo avvocato Filomena Gallo e a Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni della quale è attivista. È necessario e urgente «intervenire anche a livello regionale, vista la latitanza persistente del Parlamento, per definire i tempi e le modalità con cui le persone malate hanno diritto di ricevere una risposta, ai sensi di una sentenza costituzionale che ha valore di legge e dunque deve essere applicata senza discriminazioni. La lotta di Laura non è solo la sua, ma è quella di migliaia di persone, costrette ogni giorno a subire una tortura, una violenza contro la propria volontà».