Life Support di Emergency salva 105 persone in mare: assegnato il porto di Brindisi
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Life Support di Emergency salva 105 persone in mare: assegnato il porto di Brindisi

Life Support di Emergency ha soccorso 105 naufraghi. Alla nave, fanno sapere dalla Ong, è stato assegnato il porto sicuro di Brindisi, dove l'arrivo è previsto per la mattina del prossimo venerdì 10 marzo.

Life Support di Emergency salva 105 persone in mare: assegnato il porto di Brindisi
La nave Life Support di Emergency
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7 Marzo 2023 - 10.59


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Migranti, la nave Life Support di Emergency ha ricevuto ieri sera la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali di fronte alla Libia. Il comandante della nave ha informato immediatamente tutte le autorità competenti e ha attivato il rescue team. Sono stati soccorsi 105 naufraghi. Alla nave, fanno sapere dalla Ong, è stato assegnato il porto sicuro di Brindisi, dove l’arrivo è previsto per la mattina del prossimo venerdì 10 marzo.

Tra i 105 naufraghi soccorsi ci sono 59 uomini, 17 donne (di cui una al settimo mese di gravidanza), 4 bambini accompagnati e 25 minori non accompagnati. Le persone soccorse provengono da Nigeria, Gambia, Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Sudan, Camerun, Mali, Mauritania, Sierra Leone, Chad, Eritrea, Burkina Faso. L’imbarcazione su cui viaggiavano era partita da Zwara, in Libia, alle 2 del pomeriggio del giorno 6 marzo. Dopo aver concluso le operazioni di salvataggio e aver informato le autorità, la Life Support ha chiesto un POS dove sbarcare i naufraghi.

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«Abbiamo ricevuto una segnalazione da Alarm Phone e avvertito le autorità competenti della nostra intenzione di andare a verificare la potenziale situazione di pericolo. L’imbarcazione in distress, di gomma e lunga circa 12 metri, non riusciva più a navigare perché il motore aveva smesso di funzionare. Aveva seri problemi strutturali e stava imbarcando acqua. 

Una situazione di estremo pericolo per la navigazione e per i 105 naufraghi. Inoltre le condizioni del mare stavano peggiorando – afferma Emanuele Nannini, Capo missione Sar di Emergency -. Abbiamo subito pensato alle vittime del naufragio di Crotone. Anche questa era una imbarcazione in situazione di pericolo, dove le persone stavano rischiando la loro vita per le pessime condizioni in cui si trovava. Siamo qui per soccorrere chi affronta una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Donne, bambini, uomini continuano a essere uccisi dall’assenza di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa. È un dovere portare soccorso». I rhib sono stati calati intorno alle 4 e il trasferimento dei 105 naufraghi alla Life Support si è concluso intorno alle ore 7 del mattino.

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«Quando lo sbarco di tutte le persone soccorse è terminato abbiamo effettuato una prima valutazione sulle condizioni generali di salute dei naufraghi e sembrano buone – spiega Roberto Maccaroni, responsabile sanitario SAR -. Nelle prossime ore inizieremo visite più approfondite. È stata data priorità a una donna incinta all’incirca al settimo mese e non sono emersi segni di gravidanza a rischio». La Life Support – che ha a bordo 27 persone tra marittimi, medici, mediatori, rescuers – è alla sua terza missione nel Mediterraneo centrale, e ha tratto in salvo 142 persone nella prima missione e 156 nella seconda missione.

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