Valditara il doppiopesista: loda la preside che condanna lo striscione contro Meloni e lui
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Valditara il doppiopesista: loda la preside che condanna lo striscione contro Meloni e lui

Dopo lo striscione apparso di fronte al Liceo Carducci di Milano, contro Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara, il ministro dell'Istruzione ringrazia il preside che ha condannato il gesto.

Valditara il doppiopesista: loda la preside che condanna lo striscione contro Meloni e lui
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5 Marzo 2023 - 19.32


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Il doppiopesismo di Valditara, esponente di spicco di una destrareazionaria sempre più improbabile e imbarazzante.

Dopo lo striscione apparso di fronte al Liceo Carducci di Milano, contro Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara, il ministro dell’Istruzione ringrazia il preside che ha condannato il gesto.

“Complimenti ad un preside coraggioso, consapevole del suo alto ruolo istituzionale”, ha scritto infatti su Twitter Valditara, dopo la lettera aperta in cui il dirigente scolastico spiega come il liceo Carducci sia “uno spazio plurimo, aperto, pacifico, democratico Oggi abbiamo ricevuto un danno, doloroso, rispetto a tutto quello che in questa scuola si sta facendo e non vogliamo che i nostri studenti siano vittima di un circuito, banale, che banalizza la stessa lettura della realtà”.

Lo striscione 

 Sabato sera di fronte all’ingresso del Liceo Carducci di Milano sono apparse le immagini del premier Giorgia Meloni e del ministro della Pubblica Istruzione ritratti a testa in giù. Accanto uno striscione con la scritta “Ma quale merito la vostra è solo violenza”, accompagnata da due simboli anarchici. 

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“No a logiche da curva violenta”

 “Continueremo come sempre e sempre più – ha aggiunto – a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l’impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto”. E ha concluso ricordando che lo studente del Carducci “è rigoroso e non accetta la logica da curva violenta”.

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