Causò la morte di 4 ragazzi, va ai domiciliari dopo 6 giorni di carcere: tutto per un errore di notifica
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Causò la morte di 4 ragazzi, va ai domiciliari dopo 6 giorni di carcere: tutto per un errore di notifica

L'incidente avvenne nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2019, lungo la strada regionale 43, a causa di un sorpasso, alla velocità di 100 chilometri orari, durante il quale la Golf di Marinica urtò contro la fiancata della Ford Fiesta dei quattro ragazzi.

Causò la morte di 4 ragazzi, va ai domiciliari dopo 6 giorni di carcere: tutto per un errore di notifica
L'incidente di Jesolo in cui persero la vita 4 ragazzi.
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21 Ottobre 2022 - 12.44


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Marius Alin Marinica, l’uomo che aveva causato un incidente automobilistico in cui avevano perso la vita quattro ragazzi, a Jesolo, è stato scarcerato dopo sei giorni ed è stato trasferito ai domiciliari. Il tutto, per un errore di notifica.

La procura generale di Venezia – riportano i quotidiani locali – ha accolto il ricorso del legale dell’uomo, riconoscendo un errore nei termini di notifica dell’ordinanza di carcerazione, che erano scaduti da 24 ore. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia dovrà ora decidere sulla liberazione anticipata e la messa alla prova di Marinica, per scontare gli ultimi quattro anni di pena in lavori di pubblica utilità. Il 30enne è stato condannato in via definitiva a otto anni di reclusione per l’incidente mortale del 2019 nel quale persero la vita quattro giovani di Musile di Piave (Venezia).

L’incidente avvenne nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2019, lungo la strada regionale 43, a causa di un sorpasso, alla velocità di 100 chilometri orari, durante il quale la Golf di Marinica urtò contro la fiancata della Ford Fiesta dei quattro ragazzi, facendola finire fuori strada.

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Le giovani vittime sono tre ragazzi e una ragazza, tutti 22enni e originari della zona di San Donà di Piave: Riccardo Laugeni, Leonardo Girardi, Eleonora Frasson e Giovanni Mattiuzzo. Si era invece salvata la quinta passeggera: Giorgia Diral.

Marinica era entrato nel carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia il 14 ottobre. Il giorno prima, la Cassazione aveva confermato per l’uomo la condanna a 8 anni di reclusione per omicidio stradale. L’uomo deve scontare ancora 4 anni.

“Siamo disorientati”, ha commentato l’avvocato che rappresenta le famiglie, Simone Zancani, come riporta la Repubblica. “Sono leggi giuste? E’ un Paese giusto quello che permette questo? – si chiede la mamma di di Riccardo Laugeni, Romina Ceccato, come riporta il Corriere del Veneto – Sì, l’assassino di mio figlio è uscito di galera secondo la legge italiana, ma forse allora la legge italiana non dovrebbe essere ‘uguale per tutti’, bisognerebbe cambiare quella frase che si legge nei tribunali: il responsabile della morte di quattro ragazzi non dovrebbe poter usufruire delle stesse possibilità di chi, magari, ha rubato un panino per fame”. 

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