Un minuto di silenzio nell’Aula del Senato in memoria del bambino di 4 anni morto ieri all’asilo `Primo Maggio´ dell’Aquila, investito da un’automobile posteggiata in discesa che per cause in corso di accertamento è scivolata lungo la strada travolgendo altri cinque bambini. Si indaga sulle modalità del tragico evento.
Perché l’auto si è sfrenata: è colpa della madre, del figlio minore rimasto solo in auto oppure un guasto ai freni del mezzo che non erano in buone condizioni? Sono questi gli interrogativi da sciogliere con la perizia, appena disposta, sull’auto che ha travolto i bambini dell’asilo ieri pomeriggio all’Aquila, uccidendo il piccolo Tommaso di 4 anni e ferendone altri 5.
L’esame, disposto dal pm Stefano Gallo, è determinante per chiarire la causa dell’incidente avvenuto prima delle ore 15 ieri nel cortile della scuola materna di Pile, frazione dell’Aquila. La Volkswagen Passat, parcheggiata a margine di una discesa, è finita sul cancello dell’asilo travolgendo i piccoli. Nell’auto, solo, c’era il figlio minore della donna, 38 anni di origine bulgara, da ieri sera iscritta nel registro degli indagati, l’ipotesi di reato è omicidio stradale.
La signora è difesa dall’avvocato Francesco Valentini, suoi i 2 gemellini, travolti dal mezzo, attualmente ricoverati al San Salvatore dell’Aquila. Si attende l’affidamento dell’esame autoptico sul corpo del piccolo Tommaso, la famiglia è difesa da 2 legali aquilani: Romano e Colella.
