Da quando il Covid si è espanso su tutto il pianeta, si subito pensato ad un’eventuale diffusione del virus a facilitata dagli arrivi di persone provenienti dai Paesi del mondo più poveri. Fabrizio Pulvirenti, medico infettivologo, nel corso di un’intervista video rilasciata alla Dire, ha parlato proprio di quanto questa situazione possa essere, a suo dire, usata in modo propagandistico.
“Il rischio paventato di contagi provenienti dal Sud del mondo è uno degli strumenti di certa propaganda politica”. Così . Pulvirenti, che nel 2014 venne contagiato in Sierra Leone dal virus Ebola, ha ricordato che anche in quel periodo, durante l’epidemia in West Africa, “si temeva che Ebola potesse arrivare in Occidente. In realtà poi abbiamo visto che il virus è arrivato in Occidente con le modalità previste dall’Oms, cioè con operatori sanitari che erano andati lì a prestare la propria opera e che accidentalmente si erano contagiati”.
Secondo Pulvirenti, ora, il rischio di contagio da Sars-CoV-2 “chiaramente è molto più alto rispetto a quello di Ebola: il Covid è un virus che si trasmette per via aerea, mentre Ebola si trasmette per contatto diretto. Ed è evidente che un virus che si trasmette per via aerea ha autostrade aperte per potersi diffondere. Alcune condizioni ambientali, però, potrebbero giocare a nostro favore – ha concluso – nel senso che potrebbero limitare la diffusione del virus”.
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