Andrea Crisanti ha parole durissime per Matteo Bassetti e la sua proposta di eliminare il bollettino giornaliero dei contagi Covid: “Dichiarazioni da analfabeta di epidemiologia”, ha affermato in collegamento con lo studio di Non è l’Arena, in onda ieri sera su La7.
“Quando si va in autostrada, si guarda il contachilometri per controllare la velocità e se si è in una situazione di pericolo o meno. La stessa cosa è per la pandemia. Uno degli indicatori del cruscotto della pandemia è il numero dei casi, l’incidenza e l’Rt”, spiega il virologo dell’università di Padova, precisando che il numero dei ricoveri con sintomi e in terapia intensiva sono un “effetto collaterale della diffusione del virus”.
“È assolutamente sbagliato non contare i casi, – aggiunge – il fatto che i vaccini funzionino è dato dal rapporto tra i casi e i decessi. E si vedono che sono molto meno di quelli dell’anno scorso. Non si può dire solo la parte che fa comodo”.
L’obbligo vaccinale non serve
Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova, si è espresso sul fronte dell’obbligo vaccinale anti-Covid: “Il vaccino agli over 50 per frenare l’andamento del contagio di questa ondata non serve a niente, il picco ci sarà la prossima settimana mentre per vaccinare tutti gli ultracinquantenni ci vorranno mesi. Non è una misura per combattere questa ondata, mi dà fastidio questa ipocrisia”.
Basta con il bollettino dei contagi covid in Italia tutti i giorni? “Quando uno va in autostrada, guarda il contachilometri per vedere a che velocità va… qui abbiamo un cruscotto della pandemia, uno degli indicatori è il numero dei casi, l’incidenza, l’Rt, il numero delle persone che vanno negli ospedali”, spiega ancora Crisanti, e insiste: “E’ sbagliato non controllare i dati”.
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