Una critica molto severa da parte di chi ha sempre scelto fin dall’inizio la linea del rigore come unica strada per combattere sul serio la pandemia e non rincorrere il virus.
“Al di là delle misure relative a tamponi e tempi di quarantena che prendono atto della realtà di fatto, le misure del Governo per l’emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti”. Lo denuncia, in una nota, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
“Si prosegue – spiega – sulla linea delle mezze misure e del tempo perso, e contemporaneamente, di una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile”.
“Dopo un analogo atteggiamento a fine novembre – si domanda De Luca – anche oggi si decide di rendere esecutivi i provvedimenti fra 15 giorni. È proprio inevitabile questa irresponsabile perdita di tempo?”. “Dal punto di vista della Campania, la regione a più alta densità abitativa e perciò a più alto rischio, non si riscontrano decisioni utili e ragionevoli per frenare il contagio, senza penalizzare né i vaccinati né l’economia. È indispensabile – rimarca il presidente – decidere subito l’obbligatorietà della vaccinazione, o, comunque, un lockdown per i No-Vax lungo, serio e controllato”.
“È vero che l’enorme crescita dei positivi non si traduce automaticamente in ricoveri ospedalieri”, ammette De Luca, “ma c’è un punto limite oltre il quale la quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali. Già registriamo questa tendenza, soprattutto perché il personale a disposizione è inferiore a quello di un anno fa. Ricordo, inoltre, che un anno fa, per fronteggiare l’emergenza si decisero chiusure drammatiche di reparti ordinari. È questa – conclude il presidente della Campania – la prospettiva che dobbiamo scongiurare oggi”.
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