Dopo la prigionia in Egitto Zaki deve sorbirsi anche il veleno di chi lo critica perché non parla italiano
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Dopo la prigionia in Egitto Zaki deve sorbirsi anche il veleno di chi lo critica perché non parla italiano

Alcuni utenti social infatti hanno pensato bene di insultare Zaki perché non parla bene l’italiano. Dimenticando che Zaki non è italiano e che ha vissuto in Italia solo sei mesi prima di finire in carcere in Egitto

Dopo la prigionia in Egitto Zaki deve sorbirsi anche il veleno di chi lo critica perché non parla italiano
Patrick Zaki
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13 Dicembre 2021 - 14.37


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Di gente stupida e cattiva il web è ricolmo, e l’ultima puntata di Che Tempo che Fa lo ha dimostrato: il programma di Fabio Fazio ha ospitato in collegamento Patrick Zaki, in una commovente intervista con lo studente dell’Università di Bologna tenuto in carcere in Egitto per quasi due anni e diventato centro di un nodo diplomatico tra i due paesi, con la società civile che ne chiedeva a gran voce la liberazione da un lato e l’Egitto che prendeva platealmente in giro l’Italia dall’altro, rimandando continuamente l’udienza di Zaki. 

Una storia che non è ancora finita – il prossimo 1 febbraio si terrà finalmente l’udienza del processo, che Zaki seguirà dall’Italia – ma sicuramente possiamo tirare un sospiro di sollievo. Sollievo però rovinato da quella gente che proprio non riesce a non esprimere la sua velenosa opinione. 

Alcuni utenti social infatti hanno pensato bene di insultare Zaki perché non parla bene l’italiano. Dimenticando che Zaky non è italiano e che ha vissuto in Italia solo sei mesi prima di finire in carcere in Egitto. Sarebbe curioso vedere se questi luminari sarebbero in grado di imparare una nuova lingua in sei mesi (o di reggere due anni di carcere in Egitto e continuare a sorridere). 

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