Parole chiare e nette mentre c’è chi ancora strizza l’occhio ai negazionismi, ai no vax e a tutti coloro che contestano l’esistenza stessa della pandemia.
Dall’emergenza pandemica “potremo uscire solo grazie al completamento della campagna vaccinale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per il decennale della Scuola superiore della magistratura a Scandicci (Firenze).
La pandemia, ha aggiunto Mattarella, “ha reso ancor più evidente l’irrompere – anche nelle aule di tribunale – di istanze individuali alla ricerca di risposte con attese sovente contraddittorie. Al giudice compete trovare soluzioni ancorate al diritto positivo e, al contempo, correttamente declinate in ragione della loro incidenza sull’intera società”.
“La considerazione dei valori in rilievo -ha continuato il capo dello Stato- non può che avvenire, infatti, facendo applicazione del canone della ragionevolezza, funzionale ad ancorare la decisione al sistema dei principi delineato in Costituzione, nell’ambito del quale si collocano anche i poteri attribuiti alla Magistratura che li esercita con autonomia e indipendenza”.
“Queste prerogative, tuttavia, non possono mai essere intese come una legittimazione per ogni genere di iniziativa o di decisione, bensì rappresentano la difesa da influenze esterne affinché il magistrato utilizzi il suo bagaglio culturale per assicurare la più efficace attuazione del diritto. Interpretazione, infatti, non può voler dire né arbitrio né, tanto meno, una mera esercitazione intellettuale: è sempre la norma – correttamente inserita nella cornice valoriale delineata in Costituzione – a dover perimetrare l’ambito di riferimento della giurisdizione per l’affermazione del diritto e della giustizia”, ha concluso Mattarella.
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