Il Papa: "Da clima e Covid ferite paragonabili a un conflitto mondiale"
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Il Papa: "Da clima e Covid ferite paragonabili a un conflitto mondiale"

Il Pontefice ha inviato una lettera ai leader mondiali: "Dobbiamo constatare amaramente come siamo lontani dal raggiungere gli obiettivi desiderati".

Papa Francesco
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2 Novembre 2021 - 18.14


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Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha letto a Glasgow al Cop26 un messaggio di Papa Francesco, che ha dichiarato che gli obiettivi fissati negli Accordi di Parigi,non ancora attuati, sono diventati “indifferibili”: “Le ferite portate all’umanità dalla pandemia da Covid-19 e dal fenomeno del cambiamento climatico sono paragonabili a quelle derivanti da un conflitto globale”. 
“Così come all’indomani della seconda guerra mondiale – dice senza mezzi termini il Pontefice – è necessario che oggi l’intera comunità internazionale metta come priorità l’attuazione di azioni collegiali, solidali e lungimiranti. Abbiamo bisogno di speranza e di coraggio.
L’umanità ha i mezzi per affrontare questa trasformazione che richiede una vera e propria conversione, individuale ma anche comunitaria, e la decisa volontà di intraprendere questo cammino”.
Bergoglio dice che “purtroppo dobbiamo constatare amaramente come siamo lontani dal raggiungere gli obiettivi desiderati per contrastare il cambiamento climatico. Va detto con onestà: non ce lo possiamo permettere! In vari momenti, in vista della Cop26, è emerso con chiarezza che non c’è più tempo per aspettare; sono troppi, ormai, i volti umani sofferenti di questa crisi climatica: oltre ai suoi sempre più frequenti e intensi impatti sulla vita quotidiana di numerose persone, soprattutto delle popolazioni più vulnerabili, ci si rende conto che essa è diventata anche una crisi dei diritti dei bambini e che, nel breve futuro, i migranti ambientali saranno più numerosi dei profughi dei conflitti. Bisogna agire con urgenza, coraggio e responsabilità. Agire anche per preparare un futuro nel quale l’umanità sia in grado di prendersi cura di sé stessa e della natura”.
Lo sguardo del Papa va alle giovani generazioni: “I giovani, che in questi ultimi anni ci chiedono con insistenza di agire, non avranno un pianeta diverso da quello che noi lasciamo a loro, da quello che potranno ricevere in funzione delle nostre scelte concrete di oggi.
Questo è il momento della decisione che dia loro motivi di fiducia nel futuro. Avrei voluto essere presente con voi, ma non è stato possibile. Vi accompagno però, con la preghiera in queste importanti scelte”.

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