Ddl Zan, Letta apre a modifiche e Pro Vita gongola: "Vittoria"

Di fatto, la legge è a un punto fermo, anche se il Pd non vuole ammetterlo: non c'è una maggioranza per approvare il testo così com'è e Letta sembra averne preso consapevolezza.

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25 Ottobre 2021 - 16.32


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Ospite a Che Tempo che Fa domenica sera, il segretario del Pd Enrico Letta ha dichiarato che chiederà ad Alessandro Zan “di fare un’esplorazione con le altre forze politiche per capire le condizioni che possano portare a un’approvazione del testo rapida”. Non solo: Letta si è detto aperto a delle modifiche, “purché non siano cose fondamentali, sostanziali, ma mi fido di Zan”. 
Dove eravamo rimasti con il DDL Zan? Di fatto, la legge è a un punto fermo, anche se il Pd non vuole ammetterlo: non c’è una maggioranza per approvare il testo così com’è e Letta sembra averne preso consapevolezza. E la comunità Lgbtqi+ teme che a fare le spese di questa bandiera bianca del Pd saranno le persone transessuali, dato che il nodo su cui la legge si è arenata è proprio quello della definizione di ‘identità di genere’. 
Le parole di Letta fanno esultare l’associazione Pro Vita e Famiglia, che per voce del suo Vicepresidente Jacopo Coghe non nasconde la sua soddisfazione: “Sentire Enrico Letta che a ‘Che Tempo che fa’ chiede direttamente ad Alessandro Zan di sondare il terreno per quel che riguarda il suo ddl, è per noi una vittoria. Vuol dire che non ci sono i numeri”.
“Il passo indietro di Letta – prosegue Coghe – è una novità rispetto al passato”. Solo fino a poche settimane fa infatti, secondo i sostenitori del provvedimento, “non erano ammesse trattative”, ora invece “il segretario dem fa aperture mandando tra l’altro lo stesso Zan al macello”. Questa “è la conferma che mancano i numeri. Modificare un testo, che per noi è comunque da rigettare in toto, è di fatto un grande risultato”.

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