Parole durissime che dovranno essere uguali fino a quando l’ultimo segnale di apologia del fascismo non sarà sparito.
“La vicenda relativa al falconiere della Lazio propagandista allo stadio di fascismo è di una gravità sconcertante. A prescindere dall’esito della giustizia sportiva, ci riserviamo la possibilità di intraprendere un’azione legale. Speriamo di non essere soli in questa battaglia. Dalle parole bisogna passare ai fatti. Il mondo del calcio, in questo senso, è stato spesso lacunoso. Troppi silenzi, troppe sottovalutazioni. Adesso basta. E’ il momento di agire”.
Lo ha detto la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni dopo la decisione della Lazio di sospendere il falconiere.