Formigli chiarisce la nuova linea editoriale di Piazzapulita: "Non piacerà ai no pass". Ecco perché
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Formigli chiarisce la nuova linea editoriale di Piazzapulita: "Non piacerà ai no pass". Ecco perché

Il conduttore: “Io penso che il dibattito sul green pass e sui vaccini sia un dibattito fasullo. Oltre il 75% degli italiani sono favorevoli. Non divide l’opinione pubblica ma divide le fazioni politiche”

Corrado Formigli
Corrado Formigli
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17 Settembre 2021 - 15.41


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Il nuovo anno di PiazzaPulita riparte con uno spirito vigoroso e con una posizione, ed una visione politica, molto vicina a Draghi in ottica della gestione dell’emergenza.
Verrà probabilmente critica ma all’inizio della puntata Formigli ha chiarito la linea editoriale del programma, scoperchiando una serie di falsi miti.
“Io penso che il dibattito sul green pass e sui vaccini sia un dibattito fasullo – ha cominciato il presentatore -. Oltre il 75% degli italiani sono favorevoli. Non divide l’opinione pubblica ma divide le fazioni politiche”.
Il chiaro riferimento è alla Lega e Fratelli d’Italia che parteggiano per gli scettici, dall’altra parte poi ci sono i partiti del centrosinistra più Forza Italia che invece caldeggiano le posizioni pro vaccini. Al punto da pensare all’obbligatorietà della cosa.
“Se uno non vuole vaccinarsi non puoi mandare la polizia a casa, va rispettata la minoranza. Altrimenti diventeremmo come la Cina – ha proseguito poi Formigli -. Ecco allora che i tamponi rappresentano una mediazione verso la minoranza che si oppone, questo fa di noi una democrazia”. Poi arriva la proposta, tutt’altro che provocatoria.
“La mediazione però ad un certo punto dovrà tenere conto della situazione. Si parla di gratuità dei tamponi, lo chiedono i sindacati e lo chiede la Lega di Salvini. Lo fanno in nome di una libertà che non può essere garantita in senso assoluto”, continua il frontman di Piazza Pulita.
“La mia proposta è quella di tenere i tamponi calmierati per un paio di mesi, e poi andrebbero raddoppiati. Quel sovrapprezzo lo potremmo usare per finanziare la sanità e curare coloro che non si vaccinano e continuano ad andare in terapia intensiva”. Parole dure che richiamano un principio sacro. Oggi i numeri condannano le teorie no vax, dato che sono principalmente i soggetti privi di vaccinazione ad andare in terapia intensiva e a rischiare di più quando contraggono il covid.

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