Le follie no vax pure in chiesa: da Satana nei vaccini ai volantini in parrocchia

Dopo il caso del monastero di Montegalda, nel vicentino, dove una suora no vax è stata denunciata alla Curia dal fratello medico in pensione, salgono a galla altri casi di religiosi no vax

No vax, Chiesa
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3 Settembre 2021 - 10.40


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Dal prete che vede Satana nei vaccini ai volantini affissi in parrocchia volti a minimizzare gli effetti del Covid.
Il caso del monastero di Montegalda, nel vicentino, dove una suora no vax è stata denunciata alla Curia dal fratello medico in pensione, porta a galla altri casi nel Paese di religiosi no vax o comunque scettici sulla narrazione ufficiale che ruota attorno ai vaccini.
C’è da dire, ad onore del vero, che i casi di sacerdoti no vax non sono poi così tanti: la Chiesa da subito è scesa in campo per invitare i fedeli a vaccinarsi. Il Papa, a più riprese, ha fatto appelli in questa direzione.
“Vaccinarsi, – ha scritto di recente- con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli”.
Comunque, dalla prima ondata di pandemia ad oggi, qualche caso di sacerdote no vax che ha costretto il vescovo della diocesi a scendere in campo si è verificato: su tutti, l’esternazione di don Pietro Cutuli, sacerdote della diocesi di Mileto-Nicoletta-Tropea, che dietro i vaccini ha visto “la promozione di Satana”.
Don Fabio, parroco a Latisana in provincia di Udine, ha fatto vari interventi sui social: “Quanti spergiuri!”, ha scritto, riportando il passo del giuramento di Ippocrate in cui i medici dichiarano “non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio”.
In un altro post, ha osservato : “Ci hanno mentito fin dall’inizio”. Ci ha poi scherzato su: “Non avrai altro dio all’infuori del vax! (Col cavolo!)”. Poi ha un po’ corretto il tiro : “Mi vaccinerò ma sono scettico sulla narrazione ufficiale che è stata data della pandemia”.
Ha scatenato tante polemiche l’omelia di un prete di Cesena, don Paolo Pasolini che, davanti ai fedeli attoniti, tuonò dal pulpito: “Ci sono donne ingravidate da aziende statali o private per farle abortire, asportare loro il feto vivo e usarne gli organi per la sperimentazione dei vaccini anti-Covid”.
A Monterosso i fedeli della parrocchia di padre Rocco Grippo si sono ritrovati volantini affissi all’ingresso della chiesa volti a minimizzare i pericoli del Covid. In questo caso è sceso in campo anche il vescovo , monsignor Luigi Palletti che ha intimato al religioso: “Non deve fare esternazioni personali su argomenti di tale importanza e urgenza sociale e sanitaria come il Covid e i vaccini”.
Tra i preti ipercritici sul vaccino anti Covid c’è anche un cardinale, l’ultraconservatore Raymond Burke che ad agosto è stato ricoverato in Wisconsin per il Covid ed è rimasto per giorni attaccato ad un respiratore. Il porporato, tempo prima, si era scagliato contro la possibilità di rendere obbligatori i vaccini contro il Covid, affermando che ciò avrebbe “violato l’integrità dei cittadini”.

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