A Marzabotto l'Anpi non si arrende: "No a Vattani ambasciatore a Singapore"

Maurizio Verona: “Anche a Sant'Anna di Stazzema torneremo a chiedere la revoca di Vattani, perché è necessario dare il buon esempio alle nuove generazioni"

Antifascismo a Marzabotto
Antifascismo a Marzabotto
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9 Luglio 2021 - 12.22


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Era presente Flora Monti, staffette partigiana, delegazioni di Sezioni e Comitati provinciali Anpi da tutta Italia, rappresentanti di Cgil, Fiom, Amnesty international e organizzazioni studentesche.  
“È davvero avvilente – ha esordito Valentina Cuppi –  dover fare una battaglia contro una decisione delle Istituzioni democratiche per cui è stato nominato ambasciatore uno che ha inneggiato alla Repubblica di Salò. Non faremo alcun passo indietro nella richiesta di revocare questo ruolo. I valori dell’antifascismo vanno difesi sempre da TUTTI”. Durissimo il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona: “La nostra democrazia è malata se un fascista viene nominato ambasciatore e dunque rappresentante della Repubblica. Le Istituzioni non possono compiere errori di questo tipo! Oggi siamo tutti partigiani qui a Marzabotto e dobbiamo essere determinati nel denunciare e contrastare il neofascismo. Attenzione, anche in Parlamento ci sono dei fascisti!”. Andrea De Maria, deputato Pd e ex sindaco di Marzabotto, ha ringraziato l’ANPI e il Presidente nazionale Pagliarulo per aver sollevato il tema della nomina di Vattani con energia e rigore. “Il Partito democratico e Sinistra italiana – ha detto De Maria –  hanno presentato un’interrogazione parlamentare perché per le nostre leggi, per la Costituzione, il fascismo non è un’opinione, è un crimine. Nessuno vuole impedire a qualcuno di esprimere le proprie idee ma l’antifascismo è un dovere morale  verso chi ha perduto la vita per combatterlo. Chi ha incarichi nelle istituzioni democratiche dovrebbe sempre ricordare chi lo ha preceduto. Ogni volta che entro in Aula penso a Matteotti e a Gramsci e al rispetto che dobbiamo allo loro memoria. La nostra democrazia è fortemente a rischio in questo momento per il ripresentarsi di forze neofasciste, per questo è importante l’iniziativa di oggi. Per questo ribadiamo che non rinunceremo mai alle nostre radici antifasciste e a difendere i valori della Resistenza”.
Gianfranco Pagliarulo nel suo intervento conclusivo si è appellato direttamente al Governo: “La nomina di Mario Vattani ad ambasciatore della Repubblica democratica deve essere immediatamente revocata e ci rivolgiamo direttamente al governo della Repubblica antifascista: tornate indietro e questo vi sarà riconosciuto come atto di consapevolezza, di coerenza e di serietà.
Per chi? Per le vittime delle stragi di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema, delle Fosse Ardeatine, della Risiera di San Sabba, di via Tasso, dei mille luoghi della sofferenza e dei mille crimini nazifascisti. Per quelli di Cefalonia e delle tante Cefalonia, per i 600.000 internati militari italiani, per i detenuti politici della galera e del confino. Per chi? Per quel popolo di partigiani, di staffette, di resistenti in armi o senz’armi che incepparono e scardinarono l’invincibile armata della Wermacht e i suoi servi delle Brigate nere. Per chi? Per gente come il comandante partigiano  “Ferro” nato proprio 98 anni fa, per il partigiano William Michelini morto proprio 7 anni fa. Perché? Per otto paroline in fila molto semplici e chiare: un – fascista – non –  può – rappresentare – la – Repubblica – antifascista”.
La battaglia promossa dall’Anpi continuerà. Maurizio Verona ha annunciato: “Anche a Sant’Anna di Stazzema torneremo a chiedere la revoca di Vattani, perché è necessario dare il buon esempio alle nuove generazioni”.

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