Sono stati arrestati oggi i presunti autori dell’attentato con una bomba compiuto nel maggio 2020 contro un centro per l’impiego di Avellino.
Secondo i carabinieri del Ros si tratta di due no-mask appartenenti alle frange più estreme del movimento che si opponeva alle restrizioni imposte dal governo Conte per arginare il dilagare dell’epidemia di covid.
I due sono accusati di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico per aver fatto esplodere un potente ordigno artigianale che aveva danneggiato il portone blindato del centro.
Gli arrestati avevano aderito all’iniziativa nazionale dei “movimenti spontanei popolari” che voleva querelare il presidente del Consiglio per i reati di “attentato contro la costituzione dello stato, abuso d’ufficio e violenza privata” per l’adozione dei provvedimenti restrittivi durante la prima fase della pandemia.
Ubaldo Pelosi, 51 anni, e Carmine Bassetti, 28 anni, nato nel Regno Unito ma residente ad Avellino anche lui, sono l’ingegnere che fece deflagrare l’ordigno che danneggiò il portone del Centro per l’impiego ad Avellino a maggio dello scorso anno e l’uomo che guidò la vettura utilizzata per l’attentato.
I due fanno parte di un ampia ed eterogenea realtà ostile ai provvedimenti restrittivi presi dal Governo da marzo 2020 per fronteggiare l’emergenza Covid, un movimento spontaneo e popolare per gli inquirenti che nei social manifestò l’intenzione di querelare l”allora presidente del Consiglio dei Ministri per i reati di attentato contro la costituzione dello Stato, abuso d’ufficio e violenza privata.
Gli indagati nonostante una perquisizione anche nelle loro case, avevo continuato a pianificare altri atti dimostrativi.
Due no mask arrestati per la bomba al centro per l'impiego
Appartengono ai 'movimenti spontanei popolari' che si oppongono alle restrizioni Covid. Sono accusati di terrorismo e di eversione all'ordine democratico
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globalist Modifica articolo
8 Luglio 2021 - 09.40
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