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“Si tratta di un episodio gravissimo ma è stato un incidente non voluto: il povero sindacalista si trovava in un punto che non era visibile” afferma il difensore del camionista Alessio Spaziano. L’uomo risponderà oggi all’interrogatorio di garanzia e spiegherà come mai abbia travolto e ucciso Adil Belakhdim, il sindacalista che stava partecipando a un pacchetto davanti alla Lidl di Biandrate, e perché non si sia fermato per soccorrerlo. L’intenzione è infatti quella di collaborare con gli inquirenti che stanno facendo luce sulla dinamica dell’investimento.
Il legale è preoccupato anche per il clima di odio che si è scatenato sui social e ha travolto la famiglia del camionista. “Sono giorni terribili per i suoi familiari, alla compagna sono arrivati messaggi molto pesanti che stanno creando grande disagio”. Per questo la famiglia che vive nel centro di Baia e Latina, paese di 2200 anime nell’alto casertano, si è chiusa nel riserbo assoluto. “Ci tengo a ribadire che la nostra linea sarà quella di collaborare, rispondere, dare il massimo apporto affinché si ricostruisca con oggettività questa vicenda”.
Non crede all’ipotesi di un semplice incidente neanche Assia Lucia Marzocca, la moglie del sindacalista che lo stava aspettando in Marocco, insieme ai due figli di 4 e 6 anni, dopo una lunga separazione dovuta alle limitazioni negli spostamenti per la pandemia.
Il legale è preoccupato anche per il clima di odio che si è scatenato sui social e ha travolto la famiglia del camionista. “Sono giorni terribili per i suoi familiari, alla compagna sono arrivati messaggi molto pesanti che stanno creando grande disagio”. Per questo la famiglia che vive nel centro di Baia e Latina, paese di 2200 anime nell’alto casertano, si è chiusa nel riserbo assoluto. “Ci tengo a ribadire che la nostra linea sarà quella di collaborare, rispondere, dare il massimo apporto affinché si ricostruisca con oggettività questa vicenda”.
Non crede all’ipotesi di un semplice incidente neanche Assia Lucia Marzocca, la moglie del sindacalista che lo stava aspettando in Marocco, insieme ai due figli di 4 e 6 anni, dopo una lunga separazione dovuta alle limitazioni negli spostamenti per la pandemia.
Nel frattempo una raccolta fondi è stata lanciata dai colleghi Sì Cobas di Adil, per sostenere la sua famiglia e aiutarli nelle spese legali. La moglie attende ora l’esito dell’autopsia, che sarà mercoledì, e il nulla osta per i funerali che si svolgeranno in Marocco.