Cts limita agli under 60 anche J&J: "Impossibili valutazioni conclusive benefici-rischi"
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Cts limita agli under 60 anche J&J: "Impossibili valutazioni conclusive benefici-rischi"

Lo evidenzia il verbale del Comitato tecnico scientifico dell′11 giugno. Richiamo con Pfizer/Moderna per 900mila under 60

Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico
Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico
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12 Giugno 2021 - 09.54


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Il Cts limita anche il vaccino J&J agli under 60 dato che sia J&J che AstraZeneca hanno lo stesso “meccanismo” di integrazione, cioè quello basato sull’Adenovirus.
Il vaccino Janssen (Johnson & Johnson) monodose quindi “viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente”.
Lo evidenzia il verbale del Comitato tecnico scientifico dell′11 giugno, allegato alla circolare del ministero della Salute di Aggiornamento del parere Cts sui vaccini. Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino di AstraZeneca e il vaccino Janssen (J&J), sia per le piattaforme utilizzate che la tipologia di eventi tromboembolici riportati, “lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi somministrate nel Paese e la rarità delle segnalazioni di eventi trombotici rari a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen”. Così il verbale del Cts, allegato alla circolare di Aggiornamento sui vaccini.
Nella circolare si legge anche che sono circa 900mila gli italiani sotto i 60 anni che hanno fatto la prima dose di vaccino con Astrazeneca e ora dovranno effettuare il richiamo con Pfizer o Moderna. I richiami, come è stato chiarito nella circolare del ministero della salute, andranno effettuati rispettando il lasso di tempo inizialmente previsto per Astrazeneca, dunque 8-12 settimane dopo la prima dose.

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