Oggi la sentenza in Cassazione per il caso Vannini, i genitori: "I Ciontoli mentono"
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Oggi la sentenza in Cassazione per il caso Vannini, i genitori: "I Ciontoli mentono"

Oggi il processo d'appello bis che concluderebbe un lungo iter giudiziario: Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare, potrebbe essere condannato a 14 anni di reclusione, mentre 9 anni e 4 mesi per la moglie e i figli

La madre di Marco Vannini
La madre di Marco Vannini
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3 Maggio 2021 - 11.12


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Potrebbe davvero concludersi oggi il processo per l’omicidio di Marco Vannini: è il giorno della sentenza della Cassazione che potrebbe scrivere la parola ‘fine’ al processo sulla drammatica morte del ventenne che, nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015, venne ucciso con un colpo di pistola nella casa di Ladispoli, sul litorale romano, dove viveva la sua fidanzata, Martina Ciontoli, con la sua famiglia.

È la seconda volta che i giudici della Cassazione affrontano questo caso: nel febbraio 2020 annullarono la prima sentenza d’appello a carico della famiglia Ciontoli, sostenendo che quello di Marco Vannini non poteva, in base a quanto emerso dal processo, essere ritenuto un omicidio colposo.

Tutto ruota intorno a quel colpo sparato dalla pistola di Antonio Ciontoli – padre di Martina e principale imputato – che raggiunse la vittima mentre stava facendo un bagno: il processo d’appello bis, seguendo le indicazioni della Cassazione, ha affermato, come già era avvenuto in primo grado, che si trattò di omicidio volontario con “dolo eventuale” e per questo, Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare, è stato condannato a 14 anni di reclusione, mentre 9 anni e 4 mesi sono stati inflitti alla moglie Maria Pezzillo e ai figli Federico e Martina per “concorso anomalo” in omicidio volontario.

Una pronuncia molto attesa non solo dagli imputati, che rischiano il carcere, ma anche da Marina Conte e Valerio Vannini, genitori di Marco, che si sono sempre battuti per ottenere giustizia.

“I Ciontoli hanno sempre mentito, continuano a mentire e non si vogliono prendere le loro responsabilità” affermano Marina Conte e Valerio Vannini, i genitori di Marco Vannini parlando fuori dalla Cassazione.

“Sono stati in silenzio sei anni e a ridosso della Cassazione si mettono a parlare sui social – aggiungono- Forse sperano di incidere sulla decisione ma crediamo che i giudici ormai abbiano ben chiaro tutto quello che è successo, anche perché parlano le carte”.

“Marco – ha detto la mamma- mi ha detto di stare tranquilla e che andrà tutto bene”. 

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