Solinas frena: "Sardegna in zona bianca non significa liberi tutti"
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Solinas frena: "Sardegna in zona bianca non significa liberi tutti"

Il governatore della Regione: "La zona bianca è il risultato dei sacrifici dei sardi, ma dobbiamo tenere alta la guardia affinché lo sforzo non sia vanificato"

Solinas, governatore della Sardegna
Solinas, governatore della Sardegna
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27 Febbraio 2021 - 18.03


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E’ stata la patria delle discoteche estive da cui ripartì il contagio la scorsa estate, ma adesso la Sardegna sembra essere una delle regioni meno a rischio per quanto riguarda il virus.

Dal 1 marzo infatti, la Sardegna sarà zona bianca, con la conseguente rimozione del coprifuoco e delle limitazioni per i ristoranti.

Il presidente della Regione, Christian Solinas esprime soddisfazione, ma lancia un monito a non sottovalutare la situazione: “E’ un grande risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti i cittadini sardi, un punto di partenza piuttosto che di arrivo. E’ il risultato dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell’osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente più rilevante. Per questo, dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virus, affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti”.

La zona bianca non è un invito al “liberi tutti”, alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza, sostiene Solinas: “deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilità. Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia”.

Solinas rilancia “il fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedirà ma anzi faciliterà la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il Governo e con il Ministro Speranza al quale ho chiesto l’intesa. Confidiamo che con il nuovo Governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema che sarà garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà della Sardegna una terra sicura e sempre più ospitale”.

 

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