A Vo' testati 160 abitanti per capire quanto dura l'immunizzazione
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A Vo' testati 160 abitanti per capire quanto dura l'immunizzazione

Il microbiologo Crisanti: "Analisi utile per lo sviluppo dei vaccini"

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27 Novembre 2020 - 10.12


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Vo’ è il comune padovano sui colli dove è stato registrato il primo morto in Italia di Covid-19. Per la quarta volta dall’inizio della pandemia gli abitanti del paese rimasto chiuso e isolato per due settimane sono chiamati al senso di responsabilità nei confronti della Scienza. Sabato e domenica 160 di loro dovranno sottoporsi (ovviamente su base volontaria) a un quarto ciclo di tamponi. Lo racconta su Repubblica Enrico Ferro. 
L’obiettivo è verificare quando può durare l’immunizzazione di un essere umano. Con la rilevazione dello scorso mese di maggio, infatti, 160 persone risultarono positive al test sierologico che rileva la presenza degli anticorpi. Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, vuole tornare a testare quelle persone. “Con il terzo campionamento abbiamo rilevato una presenza anticorpale, in certi casi anche in grado di neutralizzare il virus”, ha spiegato Crisanti. “Ora vogliamo capire se ci sono ancora anticorpi a livelli tali da poter vincere il virus. Capiremo, così, quanto dura l’immunizzazione, sperando di ottenere anche informazioni utili per lo sviluppo dei vaccini”.
Vo’ è il comune veneto dove sono stati registrati i primi due decessi per Covid. Il 21 febbraio perse la vita all’ospedale di Schiavonia, il settantottenne Adriano Trevisan. Qualche giorno dopo lo stesso destino toccò all’amico Renato Turetta. I due frequentavano lo stesso bar in centro. Scoperti i primi due contagi, l’intera popolazione venne chiamata a un primo screening con tampone, richiesto dalla Regione Veneto. Al termine delle due settimane di quarantena del paese, su richiesta di Crisanti, i 3.200 cittadini di Vo’ vennero richiamati per un nuovo ciclo di tamponi. Testare una popolazione “chiusa” all’inizio e alla fine dell’isolamento: resta un caso unico al mondo.
Il rilevamento di maggio, invece, fu un prelievo venoso per individuare la risposta anticorpale. L’adesione di massa dei cittadini di Vo’, compresi anziani e bambini, ha consentito all’Università di Padova di realizzare uno studio pubblicato su Nature. Sabato e domenica, negli uffici comunali, queste 160 persone sono chiamate a un nuovo prelievo del sangue, nell’ambito della ricerca gestita totalmente dall’Università di Padova, attraverso il professor Crisanti. “I cittadini sono stati convocati e penso che la risposta sarà, ancora una volta, totale”, dice con orgoglio il sindaco di Vo’ Giuliano Martini.

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