Un’altra sceneggiata fascista che doveva essere bloccata sul nascere visto che era stata annunciata con toni di sfida sui social.
In piazza del Popolo, nel centro di Roma, poco prima di mezzanotte si sono radunati alcune decine di fascisti Forza Nuova per protestare contro la dittatura sanitaria e il coprifuoco in piena violazione delle norme.
In piazza anche il leader romano del movimento razzista e omofobo, Giuliano Castellino. Che si è lasciato andare al suo delirio fascio-negazionista: “Noi siamo qui e ci saremo anche dopo la mezzanotte. Non si può accettare che un minuto dopo la mezzanotte c’è il virus e un minuto prima no. La vostra narrazione del Covid è quella che sta permettendo di chiudere tutto: oggi abbiamo un presidente del Consiglio che viola la legge, perché la legge dice che è vietato girare con il volto coperto. Non sono negazionista, il Covid esiste, è un’influenza ma non si muore di Covid”
La polizia aveva blindato gli accessi da via del Corso e verso il Muro Torto. All’improvviso, pochi minuti dopo la mezzanotte, non appena le forze dell’ordine hanno intimato al gruppo di disperdersi visto l’inizio del divieto a circolare, i manifestanti hanno fatto esplodere bombe carta e alcuni bengala, e qualche istante più tardi è cominciato un fitto lancio di bottiglie contro poliziotti e giornalisti: gli agenti hanno rincorso i giovani che fuggivano su piazzale Flaminio passando dalla Porta del Popolo per dileguarsi lungo la via Flaminia non prima di aver dato fuoco ad alcuni cassonetti. Intorno all’una di notte ci sono stati anche degli scontri: due agenti sono rimasti contusi.
Dieci fascisti sono stati fermati per accertamenti.
In seguito gruppetti di hanno cominciato a danneggiare auto e scooter in direzione del lungotevere.
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