Bracciante picchiato ad Aprilia, Fratoianni: "Questo accade nelle nostre campagne, serve giustizia"

Un bracciante è sttao insultato e picchiato ad Aprilia solo perché aveva chiesto di essere pagato quanto stabilito, meno di 200 euro. L'ennesima storia di schiavismo italiano

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24 Settembre 2020 - 17.32


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Sulla vicenda del braciante picchiato ad Aprilia, il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, ha dichiarato: “Aveva solo chiesto di essere pagato quanto stabilito. Nemmeno 200 euro. È stato insultato e non appena ha detto che si sarebbe rivolto ai carabinieri è stato picchiato. Questo è quanto accade, troppo spesso, nelle nostre campagne. La legge sul caporalato, per quanto importantissima, non è sufficiente”. 
“È necessario anche – prosegue l’esponente di Leu – un costante lavoro di controllo e denuncia. Ma anche una consapevolezza diffusa del fatto che troppo spesso la competizione sul mercato si scarica sulla pelle e sui diritti dei lavoratori.”
“Un grazie a chi è sempre presente nei luoghi di lavoro – conclude Fratoianni – e permette di denunciare e combattere questi soprusi. Con la speranza che questo criminale farà i conti con la giustizia.”

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