È evidente che Salvini le contestazioni non sa gestirle: e anziché interrogarsi su cosa abbia provocato questa ondata di rabbia contro di lui, ecco che il leaer della Lega, che semina odio e frustrazione da anni, perde definitivamente la ragione e arriva a dichiarare che i centri sociali che lo hanno contestato siano ‘al servizio della camorra’.
L’ordine di scuderia è chiaro, ed è subito seguito dalla Lega: “Riecco i soliti fascisti rossi, con i soliti metodi violenti, pronti a scatenare una guerriglia, a distruggere, a devastare, pur di impedire il legittimo diritto di esprimere la propria opinione ad un avversario politico. Massima solidarietà a Matteo Salvini, massima preoccupazione sia per i nostri valori democratici sia per questi `masanielli` che mi puzzano di Camorra” afferma il vice presidente del Senato Roberto Calderoli.
Salvini da parte sua: “Questa non è critica politica, questi non sono contestatori. Quelli che fanno a mazzate con la Polizia sono dei criminali, evidentemente a servizio della camorra”.
Salvini perde la testa: "I centri sociali che mi contestano sono al soldo della camorra"
Gli fa eco Calderoli, che li definisce 'fascisti rossi' e sostiene che 'puzzano di camorra'. È evidente che Salvini le contestazioni non sa gestirle
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29 Giugno 2020 - 20.10
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