Prime interviste ai maturandi: "Esame strano ma semplice"
Top

Prime interviste ai maturandi: "Esame strano ma semplice"

Un primo giorno di maturità decisamente diverso quello di stamattina davanti al liceo scientifico Einstein di Palermo dove i primi tre maturandi hanno appena finito il loro esame.

Foto d'archivio
Foto d'archivio
Preroll

globalist Modifica articolo

17 Giugno 2020 - 10.03


ATF

Nessuna folla di ragazzi. Solo qualche genitore, qualche amico e i candidati. E un primo giorno di maturità decisamente diverso quello di stamattina davanti al liceo scientifico Einstein di Palermo dove i primi tre maturandi hanno appena finito il loro esame. Due percorsi diversi per entrare e uscire dall’istituto, gel disinfettante all’ingresso e dentro solo il candidato, il suo accompagnatore e i sette membri della commissione, di cui uno esterno.

Il primo ragazzo, finito l’esame, è andato via senza voler dire una parola. Troppa l’emozione. Gabriele, invece, secondo maturando a uscire dall’Einstein, racconta il suo esame col sorriso sulle labbra. “E andata meglio di come mi aspettassi. I professori mi hanno subito messo a mio agio e il presidente è stato simpatico – racconta – Alla fine è stato meglio farlo così: in un solo giorno mi sono tolto il pensiero”. Gabriele ha parlato della libertà, “di quella che ci è stata negata in questi mesi per il Covid, seppure per una giusta causa”.

E a causa del Covid, ha anche modificato i suoi programmi post maturità. “Volevo fare l’accademia della Guardia di finanza a Bergamo – dice – ma con quello che c’è stato mi iscriverò qui, ad Economia e Management. Poi magari a Bergamo ci vado il prossimo anno, quando sarà finito tutto”. I candidati oggi saranno cinque per ogni commissione. Alessia aspetta fuori il suo turno, cercando di stemperare la tensione facendo un po’ di meditazione e chiacchierando. Un’altra Alessia invece esce sorridendo e dicendo ai suoi tre compagni che l’aspettano: “Cosa avevamo detto di ripassare ieri? Ecco, me lo hanno chiesto”.

A colpire i ragazzi è soprattutto l’atmosfera. “Ho aspettato in una stanza che mi chiamassero – racconta – e quando sono entrata c’erano i professori ognuno in un banco, con la mascherina, distanziati l’uno dall’altro e la sedia per me al centro”. Fra un candidato e l’altro la stanza viene sanificata: 15 minuti di aula vuota per far cambiare l’aria e particolare attenzione alla disinfezione del banco del candidato.

“Un’atmosfera decisamente strana – sottolinea Alessia – Avrei voluto vivere quest’ultimo anno di scuola in maniera ‘normale, con i miei compagni”. Della stessa idea anche Gabriele: “Ho vissuto il mio ultimo giorno di liceo e non me ne sono neanche accorto”. Anche per il voto sarà tutta un’altra storia. Nessuna attesa tutti insieme nell’atrio della scuola per sapere come è andata. I ragazzi sapranno il voto collegandosi sulla piattaforma Argo. Tutto online. Come gli ultimi tre mesi di lezione.

Native

Articoli correlati