Joban Singh aveva 25 anni. Era venuto in Italia per lavorare, ma era diventato uno schiavo del caporalato. Per questo si è tolto la vita, cinque giorni fa a Sabaudia, mentre in Italia si discute ferocemente di Indro Montanelli. Si è ucciso nel silenzio, vittima di un sistema schiavista di cui l’Italia non parla.
L’onorevole Susanna Cenni (Pd) ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri del Sud, del Lavoro, dell’Interno: nel documento si cita “una recente inchiesta del giornalista Marco Omizzolo che ha svelato come le organizzazioni criminali continuino a utilizzare il mercato ortofrutticolo di Fondi (uno dei più grandi d’Europa) come strumento privilegiato per operazioni illecite di agromafia, sfruttamento del lavoro nero e traffico di droga”, viene ribadita la necessità di combattere la piaga del caporalato e “sostenere il lavoro e le filiere legali, valorizzando ed incentivando al tempo stesso quelle imprese convinte che la qualità del lavoro in agricoltura sia un elemento fondamentale per il made in Italy”.
Nel silenzio generale si è ucciso un altro bracciante: si chiamava Joban Singh e aveva 25 anni
L'onorevole Susanna Cenni (Pd) ha presentato un'interrogazione parlamentare ai Ministri del Sud, del Lavoro, dell'Interno
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17 Giugno 2020 - 16.11
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