Uno psicologo odia e insulta le donne sui social, la denuncia di Cathy La Torre: "Una violenza inaudita"

Una serie di insulti disgustosi e sessisti, rivolti sempre a donne tra cui Teresa Bellanova, Jasmine Cristallo, la Ministra Azzolina. Postati su Facebook nella convinzione che libertà di parola significhi libertà di insultare. Ma non è così e Cathy La Torre, su Instagram, denuncia Antonio Gullì, psicologo, facendo nome e cognome per ‘dovere morale’. Di seguito, il suo post di denuncia su Instagram:
“Questo signore, Antonio Gullì di Reggio Calabria, è uno psicologo. La sua professione è curare le fragilità della mente e dell’anima delle persone.  Anche dei più piccoli.
Eppure ciò che, tra una consulenza e l’altra, scrive sui social possiede una tale carica di odio contro le donne, è di una violenza, di una ferocia, di una volgarità tali da lasciare disorientati.
È la prima volta che faccio nome e cognome di un hater ma stavolta mi sono detta che era un dovere farlo.
Perché può una persone che partorisce e scrive simili pensieri, lavorare clinicamente con la mente di adolescenti?
Di Teresa Bellanova “Questa obesa di m***a, ignorante, schifosa, pu**ana da galera. Feccia dell’umanità. Ti auguro la morte, lenta e dolorosa, a te e ai tuoi figli. Me**a, tu e tutta la tua razza infame”. Di Jasmine Cristiallo: “Comunque secondo me una chiama Jasmine Cristallo fa i pom***i con l’ingoio. Sicuro”. Delle donne in genere scrive: “Penso che molte donne con la scusa della mascherina ci hanno risparmiato l’eterno problema del famoso cuscino sulla faccia”. Della ministra Azzolina: “Ma è una mia impressione o la Azzolina ha un non so che ci ricorda Moana? Chiedo per un amico”. Ecco, me lo chiedo ancora: può una persone che partorisce e scrive simili pensieri occuparsi di sostenere psicologicamente donne e adolescenti?
Io ho paura che una persona così sia un pericolo per sé e per gli altri.
E per questo so che il suo Ordine sta già procedendo.
Mentre a Jasmine Cristallo, che seguo legalmente, prometto che avremo giustizia nelle sedi opportune.
Per lei e per tutte le donne vittime di questa inaudita violenza”