“Cerchiamo di dimenticare, di chiudere un capitolo e aprirne un altro”. Parla al Tg3 Francesca Fumagalli, madre di Silvia Romano, intervistata telefonicamente sui primi giorni a casa della figlia, dopo la liberazione.
La madre della cooperante milanese ha ribadito di aver preso le distanze “da mo’” dalla onlus Africa Milele per la quale sua figlia ha lavorato in Africa, ma “non sono io l’ordine preposto per parlare di queste cose, c’è una procura che indaga e ci pensano loro, io non rilascio dichiarazioni sull’argomento”, ha detto.
Per quanto riguarda un’eventuale conferenza stampa, “non facciamo niente – ha precisato – perché Silvia ha la quarantena. Siamo qua, poi fra due settimane vedremo, non lo so, del doman non v’è certezza. Visto come sono andate le cose, non so nulla”.
Per pochi attimi la mamma di Silvia Romano è uscita dal portone del palazzo. La donna non ha risposto a chi le domandava come la figlia avesse trascorso la sua prima notte a casa, ma si è affacciata sul marciapiede giusto il tempo di ritirare un vaso di ortensie lilla lasciato da un’abitante del quartiere Casoretto. “L’ho fatto per darle il benvenuto, non la conosco di persona ma Silvia è figlia di tutti”, ha detto la signora, spiegando di chiamarsi Giovanna. Poco dopo un fiorista ha consegnato un vaso di orchidee, e anche in quel caso Francesca Fumagalli lo ha ritirato rapidamente senza rispondere al gruppo di giornalisti assiepati di fronte al portone.