Da un lato i tentativi post-fascisti (vedi La Russa) di negare il significato del 25 aprile e di trasformarlo invece che nella festa della Liberazione dell’Italia dalla barbarie nazi-fascista in un giorno di lutto per i morti di Coronavirus (tra l’altro la data è il 31 marzo, ndr) con le bandiere listate al lutto.
Poi ci sono i fascisti dichiarati (gli altri lo sono ma si nascondono dietro arzigogoli) che tramite Telegram, si sono detti pronti a scendere in piazza il 25 aprile per protestare contro il lockdown e i limiti imposti dal governo per il contenimento del virus.
Ovviamente la scelta del giorno è l’anniversario della Liberazione italiana dal nazi-fascismo, come data dell’appuntamento dei rivoltosi. Molti si sono detti pronti a scendere in piazza con in mano la bandiera italiana, nonostante i divieti di assembramento.
Il segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore, ha fomentato l’iniziativa ripostando e sponsorizzando l’evento sul proprio profilo Twitter: “Un appello di libertà dall’Italia profonda! Oltre la destra e la sinistra, rompiamo la gabbia di una quarantena intollerabile. Fase 2 o 3 non fa differenza, è l’ora del risveglio: ci saremo, con il Tricolore”.
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