Da Briatore insulti al Governo: "L'Italia è guidata da chi non conta nulla"
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Da Briatore insulti al Governo: "L'Italia è guidata da chi non conta nulla"

Per Flavio Briatore sarebbe meglio Draghi: "Con lui alla guida l'Europa si fiderebbe, con Conte e Di Maio no"

Flavio Briatore
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12 Aprile 2020 - 08.29


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In occasione del suo 70esimo compleanno, Flavio Briatore non ha mancato di rilasciare un’intervista al Giornale in cui, da bravo capitano d’industria, non ha potuto esimersi dall’attaccare il Governo per come ha gestito l’emergenza Coronavirus: a suo dire infatti, l’Italia si ritrova con “il governo più scarso nel momento più terribile. E si è fatta trovare impreparata. È come per l’acqua alta a Venezia: quando gli esperti ti avvisano che arriverà, ti prepari. Non vai mica in piazza San Marco con i mocassini. Per il covid-19 il governo ha invece agito così. Nei nostri ospedali, fino al 21 febbraio, si interveniva seguendo il regime ordinario, come fossero polmoniti, mancavano mascherine, protezioni, anche io probabilmente ho fatto il coronavirus senza saperlo”.
“Purtroppo siamo a un punto di non ritorno. Quando finirà, il mondo e i rapporti e il lavoro saranno cambiati. Ma non possiamo restare fermi e attendere il vaccino, bisogna trovare un modo per ripartire. Penso alle fabbriche, al commercio, alla ristorazione, al turismo. Sono convito che alla fine ce la faremo, ma intanto è uno tsunami e se non si reagirà bene, se non riusciremo a gestire i cambiamenti che ci attendono, il rischio è che porti via l’economia d’impresa” dice Briatore, che non spende una parola sulle decine di migliaia di morti impegnato com’è a contare il capitale che ha perso e perderà nelle prossime settimane e mesi. 
“E poi – prosegue – il governo è andato a cercare mascherine all’estero con metodi sbagliati e altri Paesi ci sono passati davanti. In guerra non vai a pagare con gli assegni, servono i servizi segreti, i cargo militari, servono valigie piene di soldi e vedrai che le mascherine arriveranno subito… Non serve un uomo forte, serve un team forte, gente preparata, capitanata da uno che conti” continua, paventando quindi l’utilizzo di pagamenti sottobanco per ottenere materiale sanitario, di fatto la strada che era stata – per esempio – scelta da Trump (di cui Briatore è grande fan) quando ha offerto un miliardo di dollari a una casa farmaceutica tedesca per l’uso esclusivo di un eventuale vaccino, in barba a qualunque concetto di solidarietà. 
Per la guida del Governo, Briatore sogna Mario Draghi: “Sarebbe l’ideale. Perché i coronabond sono come azioni di un’azienda, l’azienda Paese. Se l’azienda è guidata da Di Maio o Conte ci pensi su prima di comprare le sue azioni, se la guida Draghi è diverso. È così che ragiona l’Europa”.

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