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Accolto dalla Cassazione il ricorso dei figli di Marianna Manduca, la donna uccisa dall’ex marito nell’ottobre 2007. Il ricorso era stato presentato dopo la sentenza della Corte d’appello di Messina che aveva detto ‘no’ al risarcimento da 259mila euro nei riguardi dei tre giovani da parte della presidenza del Consiglio.
Con una sentenza depositata oggi, la terza sezione civile della Suprema Corte, accogliendo il ricorso presentato da Carmelo Calì (cugino di Manduca, in qualità di “genitore esercente la patria potestà” sui tre orfani) ha annullato la sentenza di secondo grado e disposto un nuovo procedimento davanti alla Corte d’appello di Catanzaro.
Argomenti: femminicidio