Il calo degli spostamenti registrato da Google: i veneti sono i più disciplinati

I report di Google mostrano in percentuale come si sono modificati gli spostamenti in relazione a una serie di luoghi come "negozi e attività ricreative".

Il calo degli spostamenti registrato da Google
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3 Aprile 2020 - 09.49


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In Italia al 29 marzo l’affluenza a farmacie e alimentari è diminuita dell’85%, -94% bar e ristoranti, -87% i trasporti, -90% i parchi, -63% lavoro, è aumentata del 24% la residenzialità. I dati emergono dal report fornito da Google sugli spostamenti in 131 Paesi colpiti dall’emergenza coronavirus. “Sono dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi e cosa è cambiato a seguito delle limitazioni”,  spiega Google in un post chiarendo che “sono sviluppati nel rispetto della privacy”.

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Le categorie analizzate – I report mostrano in percentuale come si sono modificati gli spostamenti nel tempo e su diverse aree geografiche, in relazione a una serie di luoghi come “negozi e attività ricreative”, “generi alimentari e farmacie”, “parchi”, “stazioni di trasporto pubblico”, “luoghi di lavoro” e “residenzialità”.

In Veneto i più virtuosi. Piemonte, Basilicata e Molise sotto la media nazionale – Dall’analisi dei primi dati forniti da Google sugli spostamenti nelle Regioni italiane nel periodo in cui sono state messe in atto le restrizioni per il coronavirus emergono le percentuali del Veneto, migliori della media nazionali per le sei categorie in esame. Sotto la media nazionale invece Piemonte, Basilicata e Molise.

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La sezione di Google dedicata alla mobilità nelle settimane del Covid-19 – La mappa completa italiana e di altri paesi 132 del mondo verrà costantemente aggiornata da Google che ha dedicato una apposita sezione per i report, scaricabili anche in formato pdf all’indirizzo https://www.google.com/covid19/mobility/.

Come vengono raccolti i dati – Le informazioni vengono create a partire da un insieme di dati “aggregati e anonimizzati” degli utenti che hanno attivato la cronologia delle posizioni, “un’impostazione che è disattivata per default – spiega Google – può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio Account Google e i dati si possono sempre eliminare dalla propria cronologia”.

“Mostreremo – osserva l’azienda – le tendenze su un arco di diverse settimane con le informazioni più recenti che si riferiscono a 48-72 ore prima della pubblicazione. L’aumento o la diminuzione delle visite apparirà in punti percentuale, mentre non saranno condivisi i numeri assoluti delle visite. Per proteggere la privacy delle persone, non verrà resa disponibile alcuna informazione personale identificabile, come la posizione di una persona, i contatti intercorsi o gli spostamenti”. “Data l’urgente necessità di tali informazioni – aggiunge Google – ove possibile forniremo anche approfondimenti su aree geografiche più specifiche. Nelle prossime settimane lavoreremo per aggiungere altri paesi e aree”.

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