Un bellissimo clima di unità nazionale. Durato però una manciata di minuti. Poi il ritorno allo sciacallaggio politico: “Questo governo litiga su tutto. Non è in grado di affrontare l’emergenza che stiamo vivendo. Questo governo per me non è in grado di accompagnare il paese fuori dalla crisi, se c’è da prendere in mano il paese, portandolo a una data certa delle elezioni noi siamo d’accordo”.
Così Matteo Salvini, in conferenza stampa al Senato, sul ‘piano straordinario a sostegno di turismo e cultura’, con Gian Marco Centinaio e Lucia Borgonzoni. “Dall’opposizione possiamo portare proposte, spero che qualcun altro che può se ne stia occupando”, aggiunge Salvini.
“Se c’è da prendere in mano il paese, prima che affondi, riportandolo al livello di galleggiamento, noi siamo a disposizione”, spiega Salvini. “Ma ricordo che i dati economici, pre-virus, ci vedevano ventisettesimi in Europa su 27, con il virus saremo ventottesimi.
“Contiamo che chi di dovere se ne stia occupando e preoccupando, noi all’opposizione possiamo portare proposte, di più non possiamo fare”, sottolinea Salvini.
E infine la stoccata al grande nemico Giuseppe Conte: “Se quello che è successo in Italia fosse accaduto in Francia o in Germania, penso che il presidente francese o tedesco non avrebbero additato i medici francesi o tedeschi come responsabili”. “Qualcuno è in grado di difendere l’interesse nazionale- ha concluso Salvini- qualcun altro no”
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